giovedì 9 settembre 2010

Il Rientro a Montevecchia

Dopo oltre un mese si assenza, ieri sera mi sono presentato puntuale alle 20:00 al raduno di Montevecchia. Con piacevole sorpresa ho trovato un gruppo ancora più numeroso di  prima (più di 20 presenti!), tra i quali diversi volti nuovi, probabilmente attratti dal passaparola.
Il percorso scelto da Fluido è stato giustamente quello invernale (completamente su asfalto) visto le abbondanti piogge degli ultimi giorni, anche se non è affatto banale per il continuo saliscendi e per la lunghezza di oltre 18km.
Nonostante la mia buona volontà, ho notato fin da subito una notevole difficoltà a seguire il gruppetto dei più veloci. Sulla salita verso il Tetto Brianzolo, poco prima di metà percorso, un crampo inaspettato al polpaccio sinistro mi ha purtroppo obbligato a rallentare l'andatura. Probabilmente la causa è dovuta (oltre ovviamente allo scarso allenamento di questo periodo), ad una maggior spinta della gamba sinistra per cercare di non affaticare troppo il piede destro ancora debilitato dalla recente fascite plantare.
Verso Cascina Casarigo siamo stati investiti da uno scroscio di pioggia che ci ha completamente inzuppati ma all'arrivo devo ammettere di aver provato, nonostante tutto, una grossa soddisfazione per avere portato a casa un bel giro di 18km.
Il bello di Montevecchia è anche questo: se fossi stato da solo non sarei mai riuscito, nelle condizioni attuali a raggiungere questo obiettivo!

lunedì 6 settembre 2010

Trekking al Pizzo Badile

Una bellissima camminata tra scenari stupendi quella effettuata sabato scorso insieme ai colleghi di Marino. Oltrepassiamo la frontiera di Villa di Chiavenna e dopo soli 2 chilometri in territorio svizzero, prendiamo la deviazione per Bondo dove lasciamo l'auto al termine di una lunga strada sterrata a quota 1300 metri.
La nostra meta è un giro ad anello tra i rifugi Sasch Fourà e il rifugio Sciora passando dalla bocchetta ai piedi del Pizzo Badile: la famosa roccia di granito la cui parete Ovest è stata scalata per la prima volta dal leggendario Cassin nel 1937 e durante la quale morirono 2 suoi compagni.
Dopo aver raggiunto il rifugio Sash Fourà a quota 1906 mt., arriva la parte più spettacolare tra lastre immense di granito. Davanti a noi troneggia il famoso Spigolo del Badile !!
Arrivati alla bocchetta vediamo in lontananza il Rifugio Sciora. Per raggiungerlo dovremo dapprima scendere lungo una cengia ferrata e poi cercare il sentiero tra un mare di pietre di granito probabilmente portate a valle da una valanga. Io, davanti, riesco immancabilmente a perdermi e devo rientrare sul sentiero attraversando un lungo e insidioso nevaio.
Raggiungiamo dopo circa 3 ore il Rifugio Sciora dove ci aspetta un meritato spuntino.
Il ritorno ci delizia nuovamente con altri panorami mozzafiato sul Cengalo e sulle Sciorette.