lunedì 31 maggio 2010

Un altro pazzo delle 100 km

Con grande piacere pubblico il resoconto inviatomi da Alberto che ha meravigliosamente portato a termine la sua prima 100 km del Passatore: merita davvero dei grossi complimenti! Leggete e ve ne renderete conto....



Dopo quasi cinque mesi di " lacrime e sangue", a suon di "lunghi", è arrivato il giorno della mia prima 100 km, il Passatore.
Certo che quattro anni fa ,quando ho calzato le mie prime scarpe da running e ho iniziato a correre sulla ciclabile del Bione , per scaricare un po' lo stress  e sentivo parlare degli ultramaratoneti, questi uomini a metà fra il mito e la pazzia,non avrei mai pensato di poter essere lì, fra di loro, sabato 29 Maggio 2010 a Firenze ,alla partenza delle  più famose delle "100".
Il ritrovo è a Firenze, Piazza S.Croce. Dopo aver rirato il pettorale mi unisco agl' altri che si sono piazzati, all'ombra ,sui gradini della chiesa e sono intenti a buttar giù il massimo dei carboidrati e a metter a punto gli ultimi ritocchi all'abbigliamento.  Tiro  le 14 e 30 ,consegno le borsa e vado, in via dei Calzaiuoli,alla partenza .
Quì, tra di noi runners c'è un clima di festa generale ma, si sa...con quello che ci aspetta ...bisogna buttarla un po' in ridere!
 Lo speaker continua a dirci di stare calmi,ma sinceramente il più agitato mi sembra lui.
 Ok, finalmente si parte. Ho sempre l' impressione in questo momento di sentirmi una freccia lanciata da un' arco. Scompaiono tutti i dubbi e le paure di prima , adesso   finalmente, sono solo io.... e la corsa.
Ho deciso di partire piano. E' difficile per noi che arriviamo dalla maratona tenere un passo da ultra , tendi sempre ad andare più forte.... Ma poi la paghi!
Dopo tre o quattro chilometri c'è subito la salita di Fiesole. Non è proibitiva ,ma col sole che picchia è tosta. Tanti mi sa che"cannano" subito l'andatura ,sbuffano già come dei cavalli e...sono appena al decimo chilometro ! 
Più o meno dopo un paio d'ore di corsa mi aspetta una bella sorpresa. Mentre sono lì che ammiro il bel paesaggio fiorentino, mi punge una vespa sul labbro. Un male cane! Ma stoicamente procedo , ripetendomi che non è successo niente...figurati se perdo tempo a farmi medicare!
Scendendo giù da Fiesole,verso Borgo san Lorenzo, troviamo un'ingorgo di camper e auto e altri di mezzi di quelli che sono venuti a vedere. Qui l 'aria non è prettamente proprio pura...! 
Comunque adesso ci sarà un bel pezzo di discesa . Molti si lanciano giù a rotta di collo . Anche quì ,io decido di non esagerare. L'idea che mi sono fatto nell'affrontare la 100 è quella che il fisico non deve mai forzare e le gambe devono girare, per quanto possibile in uno sforzo così prolungato, il più possibile sciolte.
Arrivati in basso , affrontiamo un tratto pianeggiante, dove sembra che manchi l'aria e il sole è ti cuoce a puntino. Meno male che i ristori non mancano e in queste situazioni sono una vera manna dal cielo.
Così , "ridendo e scherzando",siamo arrivati all'attacco del fatidico Passo della Colla : quindici chilometri di "puro divertimento".....  
Salendo su per le  erte comincio a recuperare i primi..."cadaveri". Molta runners si mettono a camminare , ma io non mollo ,ho deciso che voglio correrla tutta, LEI ,la100.
Più o meno a metà della salita trovo un cartello :"42,195", DI SOLITO FINIVO QUI'...Non mi ricordo chi era il personaggio famoso ,ma in questi casi so che diceva "tiremm innanz". Più o meno quando cominciavo ad essere un po' "stanchino"(vedi Forrest Gump) ho chiesto a un addetto alla corsa quanto mancava al passo . Un chilometro.
Bon ci siamo! 
In cima trovo una bella folla: tifosi ,amici, parenti preoccupati e c'è qualcuno che ti consiglia, addirttura, di fermarti a mangiare le salsicce...va be crisi di fame,ma così è un po' troppo!
Scavallato il culmine sembra che la corsa cambi faccia. Mi trovo a correre quasi sempre in solitudine. Raggiungo una ragazza bionda ,la saluto,non mi risponde,giuro che non ci volevo provare.
Da dietro sento arrivare dei dialoghi in dialetto bergamasco....è inutile non si capisce niente.
Mi raggiunge ad alta velocità un uomo di piccola taglia, mi supera, sta andando al doppio di me....dopo un'attimo,quando prende una stradina laterale e lo scorgo con i calzoncini in mano, capisco perchè andava  così forte ...la 100 km è anche questo! Mica è solo poesia!
Si sta facendo buio e c'è parecchia umidità nell'aria. Mi dicono a un ristoro che Calcaterra,il grande delle 100, là davanti, ha preso la grandine . Vedi che fortuna arrivare dopo.
Le gambe cominciano a farmi male,ma non è un problema, l'avevo messo in conto. E' normale che dopo 50 km il corpo  inizi a protestare.La  testa però non cede, è ancora di granito.
Arrivo Marradi e quì troviamo un bel ristoro. C'è un sacco di gente che  incita animatamente e ...ci fa sentire un po' "speciali".  E' una bella botta di adrenalina che mi da un sacco di forza. Riparto insieme ad altri runners,dopo un po', un paio mi salutano e allungano, gli altri li perdo per strada. Sono di nuovo solo ,anzi no ,mi fanno compagnia le rane che si fanno sentire dal bordo della strada. E' buio pesto e decido di mettere la pila frontale e le fasce catarifrangenti....almeno mi vedono. In questa condizione ,quasi metafisica, mi sembra quasi di parlare da solo e di dirmi che i 20 km che mancano sono ancora tanti ,ma che per il rispetto del culo che mi sono fatto in questi mesi devo tenere duro.   
In questa situazione di scarsa illuminazione si fa fatica a capire la pendenza della strada, in certi tratti sembra salita e si che m'avevano detto dalla Colla in poi era tutta discesa...o forse sono io che comincio a vedere "il muro".
A un certo punto di fianco a me si ferma un'auto, dalla porta dietro scende una donna asiatica col pettorale e si mette a correre davanti a me...la supero e la guardo perplesso....ma nel podismo non si dovrebbe andare a piedi? Va beh, ognuno ha  sue soddisfazioni.
Ho scaglionato mentalmente gli ultimi chilometri in blocchi di cinque, dove in pratica si trovano i ristori. Così da farli diventare i miei punti di riferimento nell'avvicinamento al traguardo. Quando ci arrivo a dir la verità non mi va di prendere niente, ma almeno l'acqua e i sali li devo bere....va beh anche un pezzo di banana.
Così di cinque in cinque, arrivo al novantacinquesimo , a vederlo scritto (95) il numero fa impressione.
 Le gambe,adesso, fanno veramente male,ma la testa  se l'è dimenticate e, il pensiero del traguardo mi anestetizza.
 Da quì i chilometri  vengono segnati ogni uno. Coreograficamente molto bello, ma mi sembrano più lunghi.Ogni volta spero di non aver visto un cartello ,ma invece deve ancora arrivare...
Un signore mi grida : "E' L' ULTIMO". Lo guardo, quasi implorante e lui,con un gesto di ... grande generosità, mi ripete : "sì,sì,è l'ultimo.. lì c'è il cartello" .
E' vero. Lo passo.  Un vigile, a un'incrocio, con grande serietà, ferma una macchina per farmi passare e mi dice :"trecento metri e ci sei".
Da quì in poi, praticamente non tocco terra. Volo sulle ali della mia felicità.
 Anche se è l'una di notte , la Piazza del Popolo di Faenza è ancora piena di gente che urla e applaude quelli del PASSATORE. 
Guardo il timer sopra al traguardo : 10h:03min.,un'esperto dice :"eccellente"!  E io stringo forte i pugni...da oggi anch'io sono uno di quei "PAZZI DELLE 100 KM".    
Alberto P.

martedì 25 maggio 2010

Un gustoso Corny per colazione

Quando capitano queste bellissime giornate, è obbligo sfruttarle al massimo! Alle 6:10 mi trovo pertanto a Suello pronto a partire in direzione Cornizzolo. Sono da solo, visto che sia Lo Zio che Lo Stambecco hanno dato forfait a causa di impegni personali. Sin dalla partenza, la pendenza è impressionante: faccio un pò fatica a rompere il fiato così da freddo!
In prossimità del Priel raccolgo da terra un bel sasso, non si sa mai: è ancora vivo il ricordo dell'anno scorso quando un tasso infuriato, probabilmente con i cuccioli da proteggere,  ha cercato di attaccarmi, e solo una sassata ben assestata è riuscito a scoraggiarlo.
Proseguo con passo veloce, ma il fatto di essere da solo non aiuta certo a tenere un ritmo elevato. Cerco allora di immaginarmi "Lo Stambecco virtuale" che arranca davanti a me e io come al solito lì a cercare di non farmi distanziare. Dopo 25 minuti arrivo ad uno spiazzo dove approfitto per voltarmi ad ammirare le prime luci del giorno che riflettono sul lago di Pusiano.
Proseguo, seguendo Lo Stambecco virtuale che è restio a qualunque momento di pausa, e allungo il passo cercando di riprenderlo....

Nonostante l'ora, il caldo si fà già sentire e solo una volta raggiunto il pratone vengo accolto da una fresca brezza che mette un bel sollievo.
Arrivo ad incrociare la strada e decido di proseguire fino alla Chiesetta del rifugio SEC che raggiungo in 39 minuti e rotti.

L'erba è verdissima come raramente si può trovare su una montagna così esposta al sole e migliaia di narcisi offrono uno spettacolo bellissimo.

L'idea di raggiungere la Croce mi solletica, ma decido di tenerla per la prossima volta, magari in compagnia...

martedì 18 maggio 2010

TA Corny Trail

Una giornata soleggiata ma piuttosto fresca e ventosa ci accoglie all'Alpe Carella. Siamo un bel gruppetto di 6 runners: oltre al sottoscritto si presentano Ciaci, Giak, Mike, Beppe e il nuovo arrivato Luca. Purtroppo Rnm deve dare disdetta a causa di un improvvisio infortunio (speriamo di piccolo conto...).
Giak fa da apripista conducendoci subito in direzione della vetta, una partenza decisamente in salita che mette Ciaci già in difficoltà anche a seguito della corsa fatta il giorno prima.

Per cautela decide quindi di staccarsi dal gruppo e di proseguire in solitaria. Arrivati oltre quota 1.000 metri, imbocchiamo un sentiero sul prato che ci fa perdere rapidamente quota e ci dirigiamo in traverso verso l'antica Abbazia di S.Pietro dove facciamo tappa ad ammirare la stupenda costruzione Romanica.


Proseguiamo la discesa fino a Valmadrera che attraversiamo guardati con curiosità dai passanti. Puntiamo ora a salire in direzione di S.Tomaso che raggiungiamo dopo una impervia salita dal sentiero Sanbrosera. A S.Tomaso mi fermo un attimo per rimediare ad un accenno di vesciche ai piedi provocate dalle nuove Asics Trabucco che sto inaugurando per l'occasione. Nonostante questo, devo dire che si sono comportate veramente bene!
Riprendiamo nuovamente la salita che ci porta decisamente oltre i 1.000 metri per scollinare e ributtarci a palla al rifugio Terz'Alpe. Proseguiamo con una discesa bellissima a lato del torrente fino a Fonte Gajum. Qui imbocchiamo il sentiero 3 (Senterun) che ci fa riprendere quasi 300 metri di quota e che ci porta in bellissimo saliscendi fino al punto di partenza. Purtroppo sul finire, un momento di disattenzione mi provoca una caduta con escoriazione al ginocchio e ai palmi delle mani ma fortunatamente niente di grave. Alla fine il Garmin segnerà circa 25 km per 1.750 mt di dislivello positivo!!
Un ottimo 3° tempo a base di birra e affettati farà da cornice a questa bella esperienza.

Per ulteriori commenti e foto, invito a visitare il Blog di GIAK

martedì 11 maggio 2010

A Barzago sui sentieri di un tempo

L'appuntamento per questa bella corsa non competitiva è programmato per Sabato 15 Maggio con partenza libera dalle ore 17:30, presso il centro sportivo di Barzago. Meteo permettendo, non vi pentirete di percorrere questi bellissimi sentieri boschivi, dove abitualmente scorrazzo per allenarmi. Sarà possibile scegliere tra i percorsi di 6-10 o 16 km.

P.S.: Mia figlia ha già prenotato i 10 km ( per una bimba di 8 anni non è mica paglia....)

domenica 2 maggio 2010

Double Classic a Besana

Eccomi qui tagliare il traguardo della Double Classic: una bellissima gara in coppia che giunge quest'anno alla sua 8° edizione.
Per me è la terza partecipazione consecutiva, ma quest'anno l'ho corsa con Enzo, in quanto Ema è da tempo infortunato; nonostante ciò, ha voluto seguirci in bicicletta scattandoci una marea di foto che pubblico di seguito.
Le coppie iscritte (ben 160) partivano ad intervallo di 20 secondi l'una dall'altra e dovevano percorrere un tracciato di 18,250 km molto "nervoso" con diversi saliscendi che lo rendono particolarmente difficoltoso. Subito dopo la nostra partenza ci aspetta una salita di circa 1 km che mette un pò in difficoltà Enzo: fa fatica a spaccare il fiato, ma neppure quando il terreno inizia a spianare riesce a recuperare dall'affanno. Penso che probabilmente siamo partiti un pò troppo veloci... Purtroppo col passare dei km la situazione non cambia... sembra sia un problema di stomaco, forse di digestione. Nonostante questo, Enzo non vuole mollare, ogni tanto resta indietro ma basta qualche incitazione per riportarlo sotto.
Da parte mia sto molto bene: fortunatamente la vescica al piede che mi sono procurato 2 giorni prima, non sembra darmi molto fastidio, se non in parte durante le discese.
Mancano ormai 2 km all'arrivo e Enzo continua a stringere i denti e intanto superiamo la coppia col pettorale num. 1: due "ragazzini" la cui età sommata, raggiunge i 153 anni! Non posso che fare i miei complimenti, soprattutto a Rino Lavelli, 83 anni e una grinta da giovanotto!
Fortunatamente l'ultimo km è in discesa: incito ulteriormente Enzo che sembra reagire bene e arriviamo al traguardo accolti calorosamente da un folto pubblico. Dopo pochi minuti ecco che l'organizzazione è già in grado di dare la classifica definitiva e scopriamo con gioia di esserci classificati al 12° posto col tempo di 1h:11:36. Rientriamo quindi nelle 20 coppie premiate e tutto si svolge con la massima rapidità: complimenti all'organizzazione! Nonostante i problemi di Enzo abbiamo fatto un ottimo tempo: ben 3 minuti in meno dell'anno scorso!