domenica 27 marzo 2011

Sulle orme degli abati

Ad un anno di distanza dal 1° TA del Cavallo Bardigiano eccoci di nuovo in viaggio verso questi luoghi selvaggi e pieni di storia. Il tutto ha inizio venerdì sera, subito dopo il lavoro vado a prendere Rnm e insieme ci dirigiamo verso Sesto dove ad aspettarci c'è Simone: l'organizzatore del TA. Dopo un lungo e tortuoso viaggio tra le colline Parmensi e Piacentine, eccoci finalmente arrivati nella bella casetta di Simone. Solo il tempo di sistemarci ed ecco che arrivano anche Emilio, Andrea e Pietro oltre a Carlo, stavolta in veste di ciclista. La mamma di Simone ha fatto davvero le cose in grande e ci ha lasciato in frigo delle buonissime scaloppine impanate e dell'ottima frittata. Ovviamente accompagnamo il tutto con del buon vino e abbondante birra! E' ora di dormire e allora tutti a nanna...
La mattina di sabato ci accoglie con una giornata fantastica anche se piuttosto fresca. Subito dopo la colazione ci raggiungono anche Pinuts e Armando, l'organizzatore della Abbots Way.
Dopo la foto di gruppo si parte in direzione del Monte Lama.

Quello che mi colpisce di questi luoghi è sicuramente l'assenza dell'uomo: si corre in luoghi che sembrano fermi nel passato, isolati e intatti, non contaminati dalla mano dell'uomo. Anche le poche cascine che incontriamo sembrano deserte se non fosse per la presenza di qualche cane.

Eccoci arrivati sulla cima del Monte Lama (alt. 1315 mt).
Con una ripida discesa scendiamo in una vallata priva di vegetazione che rende il panorama ancora più selvaggio e incontaminato.
L'obiettivo è un'altra vetta che raggiungiamo dopo una ripida salita che mette tutti a dura prova.

Altra discesa piuttosto tecnica e finalmente un pò di leggero saliscendi tra boschi di faggio. Verso il 16° chilometro incrociamo la strada principale e ne approffittiamo per una pausa. Rnm, un pò in crisi, preferisce tornare a casa, mentre noi procediamo verso la successiva vetta. E' qui che incontriamo un breve tratto coperto di neve.
Fin'ora abbiamo sempre corso ad una quota compresa tra i 1000 mt e i 1300 metri circa. La giornata è completamente priva di nubi, ma un gelido vento dà un pò fastidio soprattutto nei punti più scoperti e in quota. Dall'alto si scorge in lontananza la forma torreggiante del Castello di Bardi. Iniziamo la discesa e su consiglio di Armando, grande conoscitore di queste zone, decidiamo di tagliare prima di giungere al fiume. Tra prati e boschi raggiungiamo alcune abitazioni e su strada asfaltata rientriamo al punto di partenza dopo circa 30 km e oltre 1500 mt di dislivello.
Il 3° tempo è d'obbligo nei TA, e stavolta Simone ha fatto le cose alla grande!! Un ottimo sugo ai funghi porcini cucinato da sua madre farà la sua bella figura!  

Un grazie a Simone per l'ottima ospitalità e a tutti i partecipanti per la bellissima compagnia.
Potete trovare qui le foto complete di questa stupenda giornata di sport e amicizia.




domenica 20 marzo 2011

KayakUltraTrailer !

Il battesimo dell'UltraTrail ha avuto luogo sabato 19 marzo a Vicenza con la partecipazione alla prima edizione dell'Ultrabericus un Trail di 65km con 2.500 Mt di dislivello. Inizialmente non programmata, la mia partecipazione è avvenuta per sostituire lo sfortunato Fluido nuovamente operato al menisco. Ho accettato comunque di iscrivermi invogliato dalla numerosa e simpatica compagnia di amici PB, nonostante però la mancanza completa di allenamenti in salita. 
Il Vice Sindaco Alessandra Moretti

Eccoci quindi un pò assonnati nella bellissima Piazza dei Signori a Vicenza, tra centinaia di trailer nei loro variopinti abbigliamenti intenti alla punzonatura del pettorale e che hanno calorosamente apprezzato i saluti del Vice Sindaco di Vicenza (giudicate un pò voi se non siete d'accordo...).

Alle 10 in punto parte finalmente l'avventura: il centro cittadino è preso d'assalto da una moltitudine di trailer tra gli sguardi incuriositi dei passanti.

La partenza della 1° edizione Ultrabericus
 
Giusto un paio di km per uscire dal centro cittadino e si inizia immediatamente a salire lungo il bellissimo porticato che conduce a Monte Berico. Da qui ci si immette finalmente sullo sterrato e di conseguenza sul fango che ricoprirà gran parte del tracciato appesantendo notevolmente l'andatura.

Il lungo porticato che conduce a Monte Berico

L'andatura da tenere è il dubbio che mi assilla maggiormente e su consiglio di Maurizio mi accodo ad un gruppetto che procede spedito.... sì ma forse un pò troppo! E purtroppo me ne rendo conto solo dopo una decina di chilometri. Sulle salite inizio a soffrire e sulle successive discese faccio fatica a tenere il loro ritmo. Inoltre il caldo inizia inaspettatamente a dare fastidio e mi accorgo di essermi vestito troppo pesantemente oltre ad aver portato con me uno zaino piuttosto ingombrante. Verso il 15° chilometro si affronta una decisa salita che mette a dura prova gambe e fiato. La seguente discesa è altrettanto difficoltosa in quanto molto sconnessa e scivolosa. E' qui che mi raggiunge e mi supera Patrizia Pensa che si aggiudicherà  successivamente la gara femminile. Si arriva finalmente al ristoro dove faccio scorta di integratori e riparto nuovamente verso una ripida salita. Dopo 2 o 3 chilometri iniziano già i primi crampi al vasto mediale che mi costringono a rallentare vistosamente e siamo solo al 27° km ! Mi superano Cinzia, Giuliana e Gessi che sono all'inseguimento di Patrizia. Cerco di stringere i denti ma la preoccupazione inizia a salire. Arrivo a metà gara con le cosce doloranti e la paura reale di non riuscire a portare a termine la corsa. Incitato dal pubblico decido comunque di proseguire e inizio così il mio lungo calvario. Fortunatamente quando il terreno spiana, il dolore si affievolisce e così riesco a mantenere un'andatura decente. Al ristoro successivo raggiungo Gessi col quale proseguirò la corsa per una decina di chilometri tra un improvviso scroscio di pioggia. Usciamo dallo sterrato poco prima dell'ultimo ristoro dove ne approffittiamo per bere una buona birretta e proseguiamo il percorso che ora si fà pianeggiante. Da buon "asfaltista" ne approfitto per accelerare il ritmo mentre Gessi decide di rallentare. Alla salita del 60° chilometro le gambe mi presentano il conto: i crampi ritornano fortissimi e faccio fatica anche a camminare. Il colpo finale sarà la discesa dei quasi 200 gradini che portano all' Arco delle Scalette: un vero supplizio che mi costringe più volte a fermarmi per fare stretching. Mancano ormai poco più di 3 chilometri ma sembrano un'eternità.
Arrivo finalmente al traguardo esausto, ma felicissimo, nel tempo finale di 7h:37' in 29° posizione assoluta. Poco dopo arriveranno Gessi, Silvio e Umberto. Ritiriamo la borsa e con la navetta ci dirigiamo all'Ostello dove ci attende una meritata doccia calda. La serata proseguirà con le premiazioni e con una festosa cena insieme ai numerosi amici di Podismo Brianza e agli altri amici trailer tra i quali Miticojane e Roberto.

Una giornata sicuramente molto faticosa ma che ha regalato grosse emozioni e soddisfazioni. Un'organizzazione perfetta che sinceramente non mi aspettavo, visto che si tratta della prima edizione di questo UltraTrail. Davvero tanti complimenti agli organizzatori!

Qui trovate la Classifica
e  qui un bellissimo Video

sabato 12 marzo 2011

Arrancando a marce ridotte

Madonna dell'Alpe
Le previsioni meteo pessime mi hanno spinto ad anticipare ad oggi l'ultima uscita di carico in preparazione alla ULTRABERICUS di sabato prossimo. Decido però di sostituire il previsto lungo con un'uscita più mirata all'obiettivo, cercando cioè di inserire un pò di dislivello. Fortunatamente dalle mie parti ho solo l'imbarazzo della scelta! :-) Parto quindi da casa con l'obiettivo di raggiungere il Crocione del Monte di Brianza (890 mt.). Sin dalla partenza accuso la stanchezza: arrivo da una settimana bella tosta con la Maratona di Piacenza di Domenica scorsa e altri 70 km percorsi in settimana nonostante la donazione Avis di mercoledì. Appena la salita inizia a farsi sentire, ecco che mentalmente ingrano le marce ridotte: riduco la velocità e la falcata e procedo a passo regolare nonostante il dolore al ginocchio destro sensibilmente gonfio e dolorante. Dopo 9 km e circa 600 mt di D+ arrivo finalmente al crocione del Monte Brianza dove mi concedo un rapido ristoro. Seguendo il sentiero in continuo saliscendi arrivo fino al S.Genesio  e tenendo la destra ritorno a Scerizza. Da qui, per evitare di rifare il percorso di andata, scendo sulla strada che porta a S.Maria Hoè e sull'ultimo tornante imbocco il sentiero che conduce al Castello della Regina Teodolinda a Castello Brianza, per poi ritornare a casa dove arrivo decisamente stremato ma soddisfatto della bella settimana di carico.
Quello che potevo fare ho fatto, vedremo sabato se sarà servito o meno....


Castello della Regina Teodolinda

martedì 8 marzo 2011

Piacenza: una Maratona in progressione



L’Ultrabericus si avvicina: bisogna approfittare della Piacenza Marathon per mettere in cascina un po’ di chilometri! E’ con questo spirito che parto domenica mattina in compagnia dei miei amici dell’Avis Oggiono. Al ritiro pettorali incontro subito Silvio con la famiglia al seguito, deciso a migliorare il suo PB e tra un caffè e una chiacchierata arriva velocemente il momento dello Start. La partenza in contemporanea della Maratona e della Mezza Maratona, ci costringe ad accalcarci tra circa 2000 atleti e i primi chilometri è un continuo tira e molla tra una marea di persone. Mi affianco a Domenico che decido di accompagnare per tentare l’obiettivo delle 3 ore. Procediamo a passo regolare sui 4’:10” al chilometro sul nuovo percorso che rispetto all’anno scorso è senza dubbio più panoramico ma anche più nervoso a causa di diversi saliscendi. Subito dopo il ristoro del 15° km si presenta il bivio della Mezza Maratona che dirotta la gran parte degli atleti lasciando solo uno sparuto numero di maratoneti sul percorso che in leggera ma costante salita porta fino al caratteristico Borgo Medievale di Grazzano Visconti. Arrivati in prossimità dei 21 km, Domenico decide di rallentare e mi incita a proseguire al mio passo. Io mi sento molto bene e dopo un’occhiata al Garmin che segna 1h:28’ decido di proseguire deciso a tagliare il traguardo sotto le 3 ore. Vedo in lontananza una ragazza che procede a passo spedito e decido di accodarmi: si tratta della croata Maria Vrajic con la quale avevo corso gran parte della Maratona di Reggio Emilia. L’entrata al Borgo di Grazzano Visconti è molto emozionante, sembra di tornare indietro nel tempo: l’asfalto si trasforma in sterrato e si corre tra antiche corti e una folla di turisti incuriositi.
Il ritorno a Piacenza, nonostante la leggera discesa, è caratterizzato da un leggero vento a sfavore che ostacola leggermente la prestazione. Continuo a seguire la croata che procede ad un passo costante al di sotto dei 4’:10” e cominciamo a superare un buon numero di avversari in difficoltà. Fortunatamente la condotta tranquilla della prima metà gara mi ha riservato delle forze inaspettate che mi permettono di mantenere il passo costante (evidentemente Lecco ha insegnato….). Entriamo in Piacenza e all’ultimo chilometro affianco Maria che mi chiede se è seguita da qualche donna: la tranquillizzo e lei si concede un arrivo in relax, mentre io decido di dare fondo alle ultime energie e taglio il traguardo con un inaspettato sprint finale che mi permette di fermare il cronometro con un Real Time di 2h:55’:47” in 23° posizione assoluta. 
La soddisfazione più grande resta però quella di avere corso una gara in maniera intelligente che mi ha permesso di concluderla senza troppa sofferenza e soprattutto divertendomi. Ottimo risultato anche per Domenico che chiude sotto le 3h:07’ e che permette ad entrambi di essere premiati di categoria.
Dopo la batosta di Lecco, finalmente una gara ben corsa e una bella giornata di sport.

martedì 1 marzo 2011

TADDA con scasso...

Grande partecipazione al Tadda 2011: circa 40 persone hanno voluto cimentarsi sul percorso lungo l'Adda. Alla fine sono stati ben 44 i km percorsi. L'ottima organizzazione di Fluido è una sicurezza!!
Per il resoconto di questa fantastica giornata rimando direttamente all'articolo di Fluido che è stato pubblicato su Podismo Brianza: Resoconto TADDA