lunedì 30 aprile 2012

Cartolina da Madrid

Dopo l'operazione al menisco e un tentativo fallito di ripresa culminato con l'infiammazione al tallone sinistro, la trasferta programmata a Madrid si trasforma forzatamente in una gita turistica alla scoperta di questa bella capitale. Con gli amici dell'Avis Oggiono partiamo sabato 21 aprile e arriviamo in una città già in tensione per l'attesa sfida calcistica contro i temibili rivali del Barcellona: sfida vinta e festeggiata per tutta la notte!
La mattina successiva decido di partecipare alla Maratona con l'intenzione di correre fino al 17° km in corrispondenza del quale si trova il nostro albergo. Evito pertanto di portare con me gel e barrette e prendo solamente la macchina fotografica per immortalare la gara. Alla partenza siamo circa in 20.000 tra partecipanti alla Maratona (12.000) e i partecipanti alla gara di 10 km (circa 8.000).


Parto tranquillo senza provare nessuna tensione agonistica e gustandomi appieno il clima festoso della Maratona allietata dai numerosi gruppi Rock dislocati sul percorso.
Al decimo km raggiungo Valerio insieme al quale procedo chiacchierando fino a raggiungere il 17° km. Qui sto per fermarmi ma lui mi incita a proseguire almeno fino a metà gara e visto che le gambe sono ancora poco affaticate, decido di proseguire. Tra una folla festosa che incita incessantemente gridando "Animo, animo!" in continuazione, passiamo il 21° km in 1h:44'. Qui inizio ad accusare qualche doloretto alle gambe, ma la soddisfazione di avere raggiunto questo traguardo mi induce a proseguire portandomi così a vivere la  gara per me più sofferta di sempre! Fino al 25° km infatti proseguo con Valerio, poi però gli dico di proseguire perchè le gambe sono diventate pesanti e così inizio a camminare per alcuni tratti. Al 28° km faccio fatica a correre e procedo al passo incitato però in continuazione dalla folla che non ne vuole sapere di vedermi camminare. Dopo il 30° km inizio a sentire una dolorosa vescica sotto la pianta del piede destro e il tallone ricomincia a farsi sentire. Per di più ho l'amara sorpresa di vedere che sono completamente assenti i ristori solidi e io ne sono del tutto sprovvisto! Mi limito pertanto ad assumere sali e acqua in abbondanza. Al 35° km sento la vescica scoppiare e ad ogni appoggio vedo le stelle. Sono fortemente tentato di ritirarmi ma non so dove andare visto che ci troviamo fuori Madrid e non so come fare a tornare all'albergo: mi conviene restare sul percorso infischiandomi di quanto tempo ci vorrà ad arrivare, ma sapendo almeno che è la strada giusta per portarmi alla meta. Dopo un'infinità di tempo arrivo stremato al traguardo con le gambe e i piedi doloranti: mai una medaglia fu tanto sofferta!! Taglio il traguardo in 4h:10' ma al di là del tempo impiegato, mi resta ora la grande soddisfazione di avere raggiunto una meta insperata.

Ancora oggi sto smaltendo l'acido lattico e le vesciche non sono ancora del tutto rimarginate... vedremo tra qualche giorno se sarò di nuovo pronto per riprendere finalmente la via del rientro.