lunedì 21 dicembre 2009

Mutazione da Stambecco a Renna


Una giornata, quella di ieri, che mi resterà piacevolmente in mente a lungo. Come preventivato, si è dimostrata effettivamente intensa ma tutto è andato nel migliore dei modi. Si inizia alle 8:00 in compagnia degli amici di PodismoBrianza. La partenza ricalca il percorso della Stambeccata, la giornata è grigia e freddissima ma già a metà salita del Cornizzolo oltrepassiamo la coltre di nuvole e improvvisamente ci appare uno spettacolo mozzafiato e la temperatura si fà addirittura mite.

Verso mezzogiorno lascio gli amici presso il rifugio SEC a farsi una scorpacciata di brasato e polenta per tornare velocemente a casa e prepararmi per il secondo appuntamento della giornata.


Per vedere una carrellata di immagini spettacolari di questo WinterCorny, potete guardare qui sul sito di GIAK.

In un batter d'occhio ecco trasformarmi da Stambecco in Renna, pronto ad accompagnare Babbo Natale durante il suo arrivo ad Oggiono a bordo di un catamarano appunto trainato da simpatiche renne....

Un bel resoconto di questo originale evento lo potete trovare sul sito di OKT (Oggiono Kayak Team).

Ma la giornata è tutt'altro che terminata: mi aspetta ancora la cena con i compagni di squadra dell'Avis di Oggiono presso l'oratorio di Castello Brianza. Una bellissima e divertente serata in cui anche lo stomaco ha avuto il suo bel da fare! Una mega lotteria ha regalato favolosi premi a tutti ( o quasi....) e il rituale scambio di auguri ha chiuso in allegria la serata non prima di esserci dati appuntamento per la classica corsetta rigenerante di S.Stefano ( ritrovo ore 8:00 al Millepiedi di Oggiono ).





mercoledì 16 dicembre 2009

Sarà una domenica molto intensa!


Domenica 20 dicembre sarà un giorno molto intenso per il sottoscritto che dovrà affrontare 3 impegni particolarmente accattivanti e impegnativi: si inizierà al mattino alle ore 8:00 con il  WinterCorny : un trail in compagnia degli amici di PodismoBrianza (organizzata da Giak) su e giù per i sentieri del Cornizzolo. Rischierò probabilmente di saltare il pranzo al rifugio in quanto alle ore 14:00 dovrò essere presente a Bagnolo per il secondo appuntamento questa volta di tipo canoistico-conviviale: si tratterà di accompagnare Babbo Natale che giungerà direttamente dal lago a portare i regali ai bambini di Oggiono.


Il terzo ed ultimo impegno sarà di tipo "mangereccio" in quanto alle 19:30 è prevista la cena sociale del "G.S. Avis Oggiono" presso l'Oratorio di Castello Brianza. Sarà sicuramente una bella serata in compagnia di tanti amici podisti che hanno condiviso un altro anno ricco di gare e di soddisfazioni: un bel modo per finire bene una Domenica molto impegnativa!

domenica 13 dicembre 2009

Reggio: missione compiuta sotto le 3 ore


Il proposito era quello di mettere in pratica l'insegnamento della mezza debacle di Venezia e così è stato. Nonostante la forma fisica non al massimo, sono riuscito a mettere a punto una maratona perfetta! La partenza è emozionante: grazie al pettorale basso (255), riesco a posizionarmi proprio sulla linea di partenza subito dietro l'elite. Da questa posizione assisto in diretta alla presentazione dei top runner e l'emozione di stringere la mano a due grandi della maratona: Bordin e Panetta.
Allo sparo vengo assalito da dietro da una folla inferocita, ma stavolta evito lo sbaglio di lasciarmi trascinare nonostante l'incitamento e gli applausi della folla. Un giro nel centro ed ecco di nuovo il passaggio dalla linea di partenza per un bis di ovazioni. Cerco di restare sul passo dei 4' e resisto alla tentazione di allungare (Venezia insegna). Altro stratagemma che decido di mettere in atto è il ristoro costante fin dal 5^ km. Sono forse l'unico che si ferma, prende il bicchiere e camminando se lo beve completamente. Questa tecnica già messa in atto a Roma mi ha infatti permesso di arrivare agli ultimi km con le gambe non indolenzite e con sufficienti energie in corpo. Cerco di correre a sensazione guardando poco il Garmin e cercando di stare ad un ritmo non eccessivo. Il percorso è molto ondulato con leggere salite e discese che permettono alle gambe di diversificare un poco l'azione sui muscoli. Si corre in aperta campagna con una giornata piuttosto fredda e ventilata, quasi ideale per le mie caratteristiche. Guardo il tempo al 15° km e vedo che sono 2 minuti sopra l'ora (bene, a Venezia il passaggio era stato troppo veloce). Passo la mezza di poco sotto l'ora e 28: un tempo che mi permette un arrivo teorico sotto le 3 ore. Inizio a sperarlo e inconsciamente accelero il passo. Al 25° infatti transito in 1h:43" con una media al km di soli 4'02". Forse questo è stato l'unico piccolo sbaglio: transito infatti al 30° con una media al km di 4':25". Al 35 poi la situazione sembra peggiorare e inizio a pensare in negativo. Quei 4 km finali maledetti me li ricorderò per un pezzo: facendo un calcolo matematico prevedo un arrivo attorno alle 3h:01 e le 3h:02. Purtroppo le gambe si rifiutano di correre come voglio e un accenno di crampi mi fa temere il peggio.

Ecco che la mente fa quello che le gambe non fanno. Con una forza di volontà ferrea riesco ad impostare un ritmo di circa 10" inferiore al km che mi permetterà di chiudere in 2h:59':22" : per la seconda volta sottole 3ore! Arrivo stremato e barcollante ma con una soddisfazione immensa. Ricevo anche una confezione di bottilie di vino riservata a tutti coloro arrivati entro le 3 ore con la quale brinderò a questo risultato!
Al ritiro della borsa un'altra bella sorpresa: trovo la maglietta personalizzata dei Blogtrotters (veramente molto bella) che gentilmente l'amico Franchino si è premurato di consegnarmi. Dopo una bella doccia rigenerante ecco infatti che riesco a conoscere di persona questo grande atleta che è riuscito a rifarsi alla grande dalla delusione fiorentina. I complimenti dei miei compagni di società saranno poi una costante per tutto il viaggio di ritorno. In definitiva una bellissima giornata che mi ha portato grandi soddisfazioni !

mercoledì 9 dicembre 2009

Così nacque la Stambeccata


L'idea di una corsa in montagna da Suello al Rifugio SEC frullava nella testa dello Stambecco già da questa primavera quando in mattinata ci si trovava per una sgambata mordi e fuggi. Si tratta di 800 metri secchi di dislivello su un sentiero che non lascia un momento di respiro. Il ritrovo era domenica 6 dicembre al piazzale del cimitero di Suello. Siamo una ventina di atleti ma il livello medio è molto elevato! Io riesco a fare partecipare anche mio figlio Francesco promettendogli un ottimo pranzo al rifugio. L'intenzione iniziale è quella di accompagnarlo, senza voler strafare, visto che fra pochi giorni ci sarà la maratona di Reggio. La partenza è subito durissima: la prima parte segue il percorso della Via Crucis fino ad arrivare in località Prièl. In effetti è una vera e propria Via Crucis in quanto la pendenza è subito elevata e si fa fatica a rompere il fiato. Lascio prudentemente andare i più forti e convinco mio figlio a non lasciarsi trascinare da loro in quanto la salita è molto lunga. Dopo il Prièl raggiungiamo infatti un paio di atleti che non avevano seguito il mio saggio consiglio. Decido allora di forzare un pò il ritmo e saluto Francesco raccomandandogli di non sbagliare strada!
La salita è durissima! Finiti i boschi, il sentiero prosegue sui prati; davanti a me scorgo i polpacci pelosi dello ZIO! Decido allora di provare a raggiungerlo, ma nello sforzo sento una dolorosa fitta al fegato. Preferisco allora rallentare e raggiungere il traguardo ad un passo più blando. Il tempo di scambiare 2 battute e di sapere che Carlo Ratti ha vinto come da pronostico, ed ecco che mi vedo arrivare Francesco dopo soli 46 minuti dal via e staccato da me per soli 4 minuti!! I pareri dei partecipanti riguardo al tracciato sono stati positivi e l'augurio è quello di poterla organizzarla a livello competitivo nel periodo primaverile. Bravo Stambecco!




mercoledì 2 dicembre 2009

70° Donazione AVIS !



Quando più di 20 anni fa feci la mia prima donazione di sangue, mai mi sarei aspettato di raggiungere questo traguardo: guardando ora il libretto personale del donatore, mi accorgo di avere completamente riempito lo spazio dove vengono segnate le date di ogni donazione! E' una bella soddisfazione perchè so di avere aiutato molta gente sofferente con una semplice azione non paragonabile ai benefici che può portare.
Ultimamente, da quando mi sono buttato seriamente sulla corsa ho deciso di sostituire la classica donazione di sangue con quella del plasma per permettere una più rapida ripresa delle normali attività sportive. Una grossa opportunità che offre l'adesione all'Avis è anche il fatto che si viene regolarmente tenuti sotto controllo dal punto di vista medico. Vorrei lanciare quindi un invito a tutti ad aderire all'AVIS. Non abbiate falsi timori: non c'è assolutamente niente da temere per la propria salute, c'è solo la sicurezza di aiutare la salute del prossimo. Fatevi avanti! ciao.

martedì 1 dicembre 2009

Padenghe: una mezza in apnea



Una settimana travagliata precede la 2 edizione della Maratonina di Padenghe. Arrivo ancora raffreddato confidando in un cerotto nasale che purtroppo non manterrà le sue promesse staccandosi sin quasi dall’inizio casa sudore. Ed ecco che la Mezza diventa una lotta infinita contro il respiro: una molletta sembra stringermi il naso impedendomi una regolare respirazione. Ma procediamo con ordine…. Arriviamo sotto il castello di Padenghe con largo anticipo sulla partenza e ci dirigiamo al ritiro pettorali con la speranza di incontrare il Blogpoint degli amici Blogtrotters ma purtroppo non trovo nessuno. Che sia troppo presto? Intanto il cielo minaccia pioggia imminente. Opto per un abbigliamento piuttosto pesante che mi sarà fortunatamente d’aiuto contro il vento sferzante che si avventerà sul percorso di gara. La partenza ha luogo in zona Castello, vale a dire a circa 100 metri di dislivello sopra il punto di arrivo. La raggiungiamo approfittando per riscaldarci ma già stò iniziando a preoccuparmi riguardo l’altimetria del percorso: la zona è completamente collinare e zone pianeggianti non se ne vedono. Timore poi rivelatosi quanto mai fondato!
Al pronti via, più di 1.100 atleti si scaraventano al di là del tappetino inseguendo disperatamente il gruppetto dei soliti keniani. La salita ci attende sin dall’inizio! Al secondo chilometro il cerottino nasale si stacca a causa della sudorazione e al quel punto mi rendo conto che sarà tutta una via crucis nonostante la settimana di stop forzato abbia riposato per bene le gambe. Mi metto al passo con un gruppetto di 3-4 atleti che mi portano ad un’andatura un po’ forzata tanto che Enzo mi lascia prendere un vantaggio di un centinaio di metri. Ma questa andatura a 3:40 dopo qualche minuto mi costringe ad affannosi respiri di bocca visto che il naso è praticamente otturato dalla sinusite.Verso l’ottavo chilometro il percorso sembra spianare, ma fa la sua comparsa un noioso vento che rallenta sensibilmente l’andatura. Poi di nuovo salite. Il paesaggio è molto bello: si corre in zone isolate e tranquille, peccato solo che la foschia non permette la visibilità del lago che dista solo poche centinaia di metri. Passo il decimo chilometro in 38:30 e inizio a calare. Raggiungo il ristoro del 15° km dove decido di fermarmi qualche secondo. Il tempo di bere un sorso d’acqua e prendere un gel. Il cronometro segna 1 ora: lo stesso tempo impiegato nella maratona di Venezia, solo che in quel caso il percorso era molto più pianeggiante! Ipotizzo un tempo finale di 1.24, molto distante dal 1:21 di Pavia, e mi assale un po’ di rassegnazione. Al 18° ecco Enzo che mi raggiunge e mi supera. Cerco di stargli alle costole ma ormai non ho più forze. Giungerò al traguardo in 1h:23’:59 staccato di circa 20” da Enzo. Il ristoro finale verrà molto apprezzato! Buona l’organizzazione nel complesso. Numerose le premiazioni: Enzo viene premiato essendosi qualificato 15° della sua categoria. Anche i miei compagni di squadra hanno questa soddisfazione: Beppe 13° della categoria MM50 in 1h:27 e Mariella 7° delle MF50 in 1h:58. Alla fine posso ritenermi soddisfatto: visto lo stato di salute tutt’altro che soddisfacente, ho comunque raggiunto un ottimo tempo tenuto conto della difficoltà del percorso.