Dopo l'operazione al menisco e un tentativo fallito di ripresa culminato con l'infiammazione al tallone sinistro, la trasferta programmata a Madrid si trasforma forzatamente in una gita turistica alla scoperta di questa bella capitale. Con gli amici dell'Avis Oggiono partiamo sabato 21 aprile e arriviamo in una città già in tensione per l'attesa sfida calcistica contro i temibili rivali del Barcellona: sfida vinta e festeggiata per tutta la notte!
La mattina successiva decido di partecipare alla Maratona con l'intenzione di correre fino al 17° km in corrispondenza del quale si trova il nostro albergo. Evito pertanto di portare con me gel e barrette e prendo solamente la macchina fotografica per immortalare la gara. Alla partenza siamo circa in 20.000 tra partecipanti alla Maratona (12.000) e i partecipanti alla gara di 10 km (circa 8.000).
Parto tranquillo senza provare nessuna tensione agonistica e gustandomi appieno il clima festoso della Maratona allietata dai numerosi gruppi Rock dislocati sul percorso.
Al decimo km raggiungo Valerio insieme al quale procedo chiacchierando fino a raggiungere il 17° km. Qui sto per fermarmi ma lui mi incita a proseguire almeno fino a metà gara e visto che le gambe sono ancora poco affaticate, decido di proseguire. Tra una folla festosa che incita incessantemente gridando "Animo, animo!" in continuazione, passiamo il 21° km in 1h:44'. Qui inizio ad accusare qualche doloretto alle gambe, ma la soddisfazione di avere raggiunto questo traguardo mi induce a proseguire portandomi così a vivere la gara per me più sofferta di sempre! Fino al 25° km infatti proseguo con Valerio, poi però gli dico di proseguire perchè le gambe sono diventate pesanti e così inizio a camminare per alcuni tratti. Al 28° km faccio fatica a correre e procedo al passo incitato però in continuazione dalla folla che non ne vuole sapere di vedermi camminare. Dopo il 30° km inizio a sentire una dolorosa vescica sotto la pianta del piede destro e il tallone ricomincia a farsi sentire. Per di più ho l'amara sorpresa di vedere che sono completamente assenti i ristori solidi e io ne sono del tutto sprovvisto! Mi limito pertanto ad assumere sali e acqua in abbondanza. Al 35° km sento la vescica scoppiare e ad ogni appoggio vedo le stelle. Sono fortemente tentato di ritirarmi ma non so dove andare visto che ci troviamo fuori Madrid e non so come fare a tornare all'albergo: mi conviene restare sul percorso infischiandomi di quanto tempo ci vorrà ad arrivare, ma sapendo almeno che è la strada giusta per portarmi alla meta. Dopo un'infinità di tempo arrivo stremato al traguardo con le gambe e i piedi doloranti: mai una medaglia fu tanto sofferta!! Taglio il traguardo in 4h:10' ma al di là del tempo impiegato, mi resta ora la grande soddisfazione di avere raggiunto una meta insperata.
Ancora oggi sto smaltendo l'acido lattico e le vesciche non sono ancora del tutto rimarginate... vedremo tra qualche giorno se sarò di nuovo pronto per riprendere finalmente la via del rientro.
Sempre pericoloso iniziare una maratona con l'idea di ritirarsi... :D
RispondiEliminaciao PAOLINO!!!è una cifra che non ci si vede...alla fine non sei riuscito a resistere ..ha vinto la voglia di correre!!!
RispondiEliminati aspettiamo a braccia aperte...ma non bruciare i tempi!!!!
complimenti per la maratona...c'è gente che si allena mesi per ottenere quel tempo!!!
ciao a presto
@Insane: vero! sempre meglio partire attrezzati con qualcosa da mangiare...
RispondiElimina@Silvio: la voglia di rientrare non manca, anzi! Probabilmente la troppa foga fa allungare i tempi di recupero... e adesso ci mancava sto tallone che non ne vuole sapere di guarire!
la voglia di correre e' tanta , bravo paolo , un buon inizio..terminare una maratona
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