martedì 1 dicembre 2009

Padenghe: una mezza in apnea



Una settimana travagliata precede la 2 edizione della Maratonina di Padenghe. Arrivo ancora raffreddato confidando in un cerotto nasale che purtroppo non manterrà le sue promesse staccandosi sin quasi dall’inizio casa sudore. Ed ecco che la Mezza diventa una lotta infinita contro il respiro: una molletta sembra stringermi il naso impedendomi una regolare respirazione. Ma procediamo con ordine…. Arriviamo sotto il castello di Padenghe con largo anticipo sulla partenza e ci dirigiamo al ritiro pettorali con la speranza di incontrare il Blogpoint degli amici Blogtrotters ma purtroppo non trovo nessuno. Che sia troppo presto? Intanto il cielo minaccia pioggia imminente. Opto per un abbigliamento piuttosto pesante che mi sarà fortunatamente d’aiuto contro il vento sferzante che si avventerà sul percorso di gara. La partenza ha luogo in zona Castello, vale a dire a circa 100 metri di dislivello sopra il punto di arrivo. La raggiungiamo approfittando per riscaldarci ma già stò iniziando a preoccuparmi riguardo l’altimetria del percorso: la zona è completamente collinare e zone pianeggianti non se ne vedono. Timore poi rivelatosi quanto mai fondato!
Al pronti via, più di 1.100 atleti si scaraventano al di là del tappetino inseguendo disperatamente il gruppetto dei soliti keniani. La salita ci attende sin dall’inizio! Al secondo chilometro il cerottino nasale si stacca a causa della sudorazione e al quel punto mi rendo conto che sarà tutta una via crucis nonostante la settimana di stop forzato abbia riposato per bene le gambe. Mi metto al passo con un gruppetto di 3-4 atleti che mi portano ad un’andatura un po’ forzata tanto che Enzo mi lascia prendere un vantaggio di un centinaio di metri. Ma questa andatura a 3:40 dopo qualche minuto mi costringe ad affannosi respiri di bocca visto che il naso è praticamente otturato dalla sinusite.Verso l’ottavo chilometro il percorso sembra spianare, ma fa la sua comparsa un noioso vento che rallenta sensibilmente l’andatura. Poi di nuovo salite. Il paesaggio è molto bello: si corre in zone isolate e tranquille, peccato solo che la foschia non permette la visibilità del lago che dista solo poche centinaia di metri. Passo il decimo chilometro in 38:30 e inizio a calare. Raggiungo il ristoro del 15° km dove decido di fermarmi qualche secondo. Il tempo di bere un sorso d’acqua e prendere un gel. Il cronometro segna 1 ora: lo stesso tempo impiegato nella maratona di Venezia, solo che in quel caso il percorso era molto più pianeggiante! Ipotizzo un tempo finale di 1.24, molto distante dal 1:21 di Pavia, e mi assale un po’ di rassegnazione. Al 18° ecco Enzo che mi raggiunge e mi supera. Cerco di stargli alle costole ma ormai non ho più forze. Giungerò al traguardo in 1h:23’:59 staccato di circa 20” da Enzo. Il ristoro finale verrà molto apprezzato! Buona l’organizzazione nel complesso. Numerose le premiazioni: Enzo viene premiato essendosi qualificato 15° della sua categoria. Anche i miei compagni di squadra hanno questa soddisfazione: Beppe 13° della categoria MM50 in 1h:27 e Mariella 7° delle MF50 in 1h:58. Alla fine posso ritenermi soddisfatto: visto lo stato di salute tutt’altro che soddisfacente, ho comunque raggiunto un ottimo tempo tenuto conto della difficoltà del percorso.

8 commenti:

  1. Anche con te rinnovo il dispiacere di non esser riusci ad incontrarci,sarà per un'altra volta.
    POi leggendo il tuo resoconto e vedendo il tempo che hai fatto mi domando....ma senza raffreddore che tempo facevi?!:)

    RispondiElimina
  2. Da un punto di vista organizzativo-logistico io son stato un mezzo disastro, saltando a piè pari mio malgrado l'incontro pre-gara...ma ci rifaremo alla prossima, promesso! ;)

    Nonostante le difficoltà respiratorie, gran bella gara!

    RispondiElimina
  3. Comunque complimenti, date le condizioni è un ottimo tempo.

    RispondiElimina
  4. @Walter/Fatdaddy/FabioG: devo ammettere che le gambe erano proprio riposate. Peccato x il fiato ma ne ero cosciente... e adesso Reggio!!

    RispondiElimina
  5. Ottimo time... anche se il passaggio ai 10 sembra un po' troppo azzardato.

    RispondiElimina
  6. Caspiterina.... se il naso era libero mi sverniciavi i keniani ;)
    Peccato non esserci visti, ma tu andavi troppo forte e quando sono arrivato io tu eri probabilmente già arrivato a casa... in bocca al lupo per Reggio!

    RispondiElimina
  7. Dovresti essere soddisfatto, se si migliorasse sempre sarebbe troppo bello, date le condizioni che vuoi di più

    RispondiElimina
  8. beh, dura è stata dura, io sarei cmq contento! peccato per mancato blogpoint...

    RispondiElimina