lunedì 23 maggio 2011

Skyrunning Val San Martino: quando l’allenamento paga

Sono le 7 del mattino e all’Oratorio di Calolziocorte vedo arrivare Fluido, Giuliana e Umberto: dalle loro occhiaie è facile intuire che il terzo tempo della sera prima deve essere stato bello tosto… ed infatti mi confermano che dopo aver corso la BrianzaGranPrix si sono cimentati in una bisboccia di prim’ordine e  di essere andati a letto alle due !! Dopo avergli ricordato di essere completamente fuori di testa (mica che se lo dimentichino!) ci dirigiamo al ritiro pettorali. Da parte mia non nego di sentirmi bene: in settimana ho corso più volte su e giù dal Cornizzolo totalizzando parecchio dislivello e 2 settimane fa ho provato la parte centrale del percorso con Fluido e Cinzia e penso di sapere cosa mi aspetta!!
Ho fatto un’abbondante colazione per cercare di prevenire probabili attacchi di fame, ma questa scelta non risulterà azzeccata nella prima parte di gara quando, subito dopo la partenza, c’è da attaccare la lunga salita che da Calolzio porta fino ai 1350 metri della Valcava passando da Carenno e da Sogno. E’ proprio in questa parte che ho un peso sullo stomaco e le gambe le sento molli e per niente reattive come dovrebbero. Mi accodo ad un gruppetto di 5 atleti che imperterriti corricchiano per tutta la salita, persino quando i dislivelli diventano terribili. Io alterno la corsa al passo fino al ristoro di Sogno. Qui decido di respirare un attimo e procedo quasi esclusivamente al passo. Finalmente arrivo a Valcava! Qui riconosco il percorso e questo mi aiuterà parecchio nel dosare le forze nei punti giusti e nel tirare nei tratti più corribili. Ormai sto proseguendo in solitaria e raggiungo il Monte Tesoro (1400 mt) dal quale si apre una vista meravigliosa sui laghi della Brianza. Procedo cautamente sulla discesa seguente dove vengo raggiunto e superato da 2 atleti più smaliziati di me, ma saranno anche gli unici che mi supereranno da qui alla fine. In un continuo saliscendi con tratti anche molto corribili, arrivo a Capanna Monza dove vengo accolto da un tifo caloroso che mi carica per la salita successiva. Memore di quello che mi attende ora, decido che è il momento di assumere un gel e riparto per la dura salita che porterà prima al Passo del Fò e che, dopo una discesa molto tecnica e pericolosa, risale fino alla cima del Magnodeno dove incontro con piacere Dome e Kicca ad incitarmi!! Il caldo è molto fastidioso, ma fortunatamente i ristori sono frequenti e ben forniti. Da qui in avanti sarà quasi esclusivamente discesa con circa 1000 metri di dislivello negativo che mi procureranno un bel mal di schiena. Quando arrivo a Somasca (punto di arrivo della prova con Fluido e Cinzia), la mia testa mi dice che ormai è finita ed invece il traguardo non arriva più: saranno i 3 km più duri di tutta la gara!! Quando finalmente sento il microfono annunciare gli arrivi capisco che è veramente finita e vengo travolto da una grande gioia e soddisfazione. Anche il risultato è davvero inaspettato: 3h:30’,  e 14° assoluto in una gara di skyrunning !
Gli arrivi si susseguono molto distanziati e dopo circa 40 minuti arriverà Giuliana vincitrice della gara femminile (complimenti!!) insieme ai fidi accompagnatori Umberto e Fluido.
Una bella gara, molto dura ma con un bel tracciato, molto ben organizzata e che merita davvero di essere corsa !

Ecco qui la CLASSIFICA

2 commenti:

  1. TU MI FAI PAURAAAAAAA!!!!!! se nemmeno le discese ti preoccupano chi ti ferma più!!!!
    grande PAOLINO ..ormai atleta poliedrico!!!

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  2. Mi stai facendo aumentare la voglia della gara del 18/6

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