Come definire altrimenti il modo in cui ho affrontato la Venice Marathon? Con alle spalle un solo lungo ho preteso di tentare l'affondo al mio PB di 2h:57' col risultato di farmi male veramente e mancando di rispetto alla regina della corse che non ti perdona una tattica tanto sconsiderata. Ma partiamo con ordine. Ore 4:30 - partenza in pulmann da Oggiono con tutte le precauzioni possibili per evitare il mal d'auto: polsini, pasticca omeopatica, posto in pol-position di fianco all'autista, niente colazione. Arriviamo un pò in ritardo perdendo così l'appuntamento con il BlogPoint degli amici Blogtrotters (sarà per la prossima occasione!)

A Stra mi sento un pò Stra-lunato: gli effetti soporiferi della pasticca si fanno un pò sentire... ci dirigiamo nelle gabbie e qui ci fanno restare per oltre mezz'ora con la tensione alle stelle. Finalmente il via! Per tentare il PB so che non posso perdere tempo e quindi mi dò subito da fare per superare. Arrivo al 5° km. in 20 minuti. Procedo saltando il ristoro. Le gambe girano bene. Tengo la media dei 4' al km e passo il 15° km. dopo 1 ora precisa dal via! sono sui ritmi di 1:24 sulla mezza... decido di rallentare un attimo e passo il cancello della mezza maratona poco sopra 1:25. Corriamo incitati da tantissima folla assiepata ai bordi della strada e con numerose band musicali che salutanto i maratoneti con le loro canzoni rock. Una bellissima festa che fa crescere emozioni forti in chi sta correndo. Decido di abbassare il ritmo sui 4:30 per tentare di correre la seconda metà in 1h.30 ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, nel vero senso della parola, perchè sul lunghissimo ponte della Libertà che separa Venezia dalla terra ferma, i crampi mi entrano in entrambe le gambe e non mi abbandoneranno più fino al traguardo! Impossibile correre: le gambe sono immobilizzate e dolori allucinanti mi obbligano a fermarmi ripetutamente. Me la sono proprio cercata! Unico obiettivo a questo punto è arrivare al traguardo che raggiungerò in 3h:19' con gli ultimi chilometri da spettacolo in uno scenario unico al mondo esaltato ancor più da una splendida giornata di sole. Di questa giornata mi rimangono, oltre alle gambe doloranti, le emozioni incredibili di un evento unico. Ho voluto strafare e l'ho pagata: voglio considerare questa maratona come un allenamento e come insegnamento per le prossime gare.
VALSECCHI PAOLO G.S. AVIS - OGGIONO MM40
Distanza - RealTime - min/Km
Dolo (5K) - 00:20:19 - 4.11
Oriago (15K) - 01:00:04 - 4.02
Marghera (1/2 mar.) - 01:25:27 - 4.04
Mestre (25K) - 01:42:06 - 4.06
Parco S.Giuliano (30K) - 02:05:57 - 4.13
Venezia (39.2K) - 03:03:14 - 4.41
Arrivo (42K) - 03:19:26 - 5.24